Il coraggio di cambiare

Siamo molto più che corpi, siamo pensieri che mutano.

Sogni che sfumano.

Vite sospese.

Attimi che scorrono.

Lacrime che solcano visi, sorrisi che disarmano.

Mani che si cercano, abbracci trattenuti.

Baci desiderati.

Sguardi rubati.

Cuori distribuiti in ogni dove.

 

Eppure ci ostiniamo a credere di essere immortali e così sprechiamo il nostro tempo in attese, in sogni troppo grandi, in lotte egoiche per dimostrare la nostra supremazia.

Sia mai che arrendendoci, dimostrassimo fragilità.

Che perdessimo terreno quando in realtà lo guadagneremmo.

Basterebbe lasciare andare la paura che spesso ci soffoca e ci governa.

Chiudere gli occhi e accettare il fluire di questa vita, grati della bellezza che ci circonda.

Basterebbe assaporarne ogni attimo, ogni fragranza, come se fosse l’ultimo nostro giorno a disposizione invece che lasciarci vivere.

Andare incontro alla felicità invece che ignorarla come un’amante già posseduta.

 

Spesso non sappiano neanche cosa vogliamo veramente, ancorati come siamo nel far sopravvivere quel personaggio che abbiamo costruito più per gli altri che per noi stessi e che spesso neanche riconosciamo più.

 

Sbaglio?

Sinceramente credi stia sbagliando?

Chiudi gli occhi per favore e ascoltati.

Ma prima silenzia la tua mente, lascia che riposi solo alcuni istanti.

Concediti il lusso di ascoltare la tua natura più profonda.

Non so la tua, la mia c’è stato un tempo che urlava ma io non la sentivo e allora ha lasciato che urlasse il corpo.

Quante volte ti svegli con un dolore nuovo?

Sicura sia solo l’età che avanza?

 

Io non credo.

 

Credo in realtà, come tra l’altro in molti, che il nostro corpo sia come un antico scrigno in cui accumuliamo antichi tesori, le nostre emozioni, i nostri traumi.

Abbagliati da luccichii che scambiamo per oro, li abbiamo protetti e conservati nel tempo, difendendoli da ladri immaginari.

E se invece tu lasciassi andare?

Se prima di perdonare ti perdonassi?

Se invece che accusare sempre gli altri ti guardassi dentro e accettassi la persona che sei senza paura del giudizio altrui?

 

Lo senti il benessere che cresce in te solo a pensarci?

 

Non so tu, ma io ora nella mia vita desidero mari calmi di consapevolezza.

Desidero braccia che mi accolgano e mi proteggano.

Pensieri giornalieri conditi dalla gratitudine

Voglio vivere non sopravvivere in quel presente fatto di istanti di qualità che si susseguono diventando il mio nuovo passato.

A questo punto ti starai chiedendo

 

E quindi ora Cristina chi sei diventata, chi sei?

 

Mii sembra di vederti in attesa di una mia risposta quasi a carpirmi confidenze inconfessabili.

In realtà ti rivelerò un segreto.

 

Se non avessi modificato il mio agire, il mio pensare, il mio sentire, il mio vivere…

 

Sai chi non sarei?

 

Me stessa.

La persona più importante della mia vita.

E tu sinceramente sai chi sei?

CC

COACHING INDIVIDUALE

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Photo Giò Rossi

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Una replica a “la vita è un soffio, non sprecarla”

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