E se fosse tutta colpa di Walt Disney?
Ci hai mai pensato?
Diciamoci la verità, chi è quella donna soprattutto della mia generazione che non è cresciuta a pane burro, marmellata e cartoni animati, sognando il principe azzurro?
E che poi a sua volta, ha cresciuto le proprie figlie cambiando solo la merenda, la moda imponeva quella confezionata.
Ma i cartoni animati sempre i medesimi, anzi ravvivati nei colori, nelle versioni, nella sonorità, ma esattamente gli stessi.
Ora, mi chiedo, noi da piccole cosa ne potevamo sapere della loro esistenza?
Come tutte le cose apprese ci sono state inculcate con meticolosa abitudine sino a che le abbiamo fatte nostre facendole diventare un’attitudine.
Ti sei ricordata di lavare i denti?
La voce di mia madre risuona ancora in me come tanti suoi insegnamenti.
E’ così che nasce un’ attitudine, ripetere le cose così tante volte da farle poi in automatico senza pensarci e questo vale anche per altre azioni inclusi i pensieri.
L’inconscio, quella parte della mente che la condiziona che è il 97% dei nostri pensieri è poi fatto di emozioni, credenze, vissuti, insegnamenti così assorbiti in noi da influenzarci senza neanche che ce ne accorgiamo.
Bene, appurato questo, seguimi attentamente nella mia riflessione e vediamo se ti risuona.
Nel 1937 esce Biancaneve e i sette nani della Walt Disney, mia mamma che è del 42, ha iniziato ad assaporare le prime fantasie romantiche che aveva cinque anni.
Chi è che non è rimasta incantata dalle peripezie di una giovane e bella ragazza perseguitata da una strega cattiva e gelosa della sua bellezza?
ma fortunatamente, un bellissimo principe azzurro l’ha baciata salvata
e vissero tutti felici e contenti
Nel 1940 esce Fantasia e nel 1950, esattamente dopo 13 anni La Walt Disney presenta Cenerentola.
Una bellissima ragazza, questa volta bionda, orfana, maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre che fortunatamente incontra il principe azzurro che la salva e la porta nel suo castello
e vissero tutti felici e contenti
MIA MADRE NON POTEVA AVERE SCAMPO
concordate con me?
Io che sono nata nel ’66 e mia sorella nel ’68 abbiamo avuto, come tantissime nostre coetanee, il medesimo trattamento, anzi potenziato.
E così siamo cresciute con quell’idea di amore romantico, di quel lieto fine assicurato, di quel principe azzurro che, dopo tanto soffrire e dopo tanto accettare gli eventi avversi, viene a salvarti sempre e che ti trasforma da sguattera a regina, senza se e senza ma.
Nel mentre, avevamo cominciato a nutrire qualche sospetto, ma ignare come tante nostre amiche, oramai assuefatte a quell’abitudine, una volta diventate a nostra volta madri, abbiamo cresciuto le nostre figlie con i medesimi cartoni animati
Non solo, le abbiamo inondate di zaini, quaderni, diari astucci, adesivi, piattini in cui mangiavano, magliette e pantaloni, lenzuola e federe addirittura abat jour con immagini dei loro cartoni animati preferiti che si riflettevano su soffitti variopinti.
Praticamente le abbiamo accerchiate, neanche fossero state in battaglia, e loro, come noi e le nostre mamme, non potevano aver alcuna via di fuga.
Ora che ci penso, quei cartoni animati nel frattempo si sono arricchiti di nuovi personaggi, di nuove trame, ma Biancaneve e Cenerentola sono rimasti sempre gli unici e insostituibili.
The BEST
La vita mentre crescevamo, aveva cominciato a mandarci qualche avvisaglia siamo sincere con noi stesse.
Avevamo percepito che stavamo camminando come in un campo minato, le mine nascoste, ogni tanto esplodevano e con esse le nostre illusioni, i nostri sogni, le nostre fantasie d’amore.
Immerse nelle nostre prime disillusioni, nei nostri primi dolori, tradimenti e amori sbagliati, una credenza oramai sedimentata si stava prendendo gioco di noi.
IL PRINCIPE AZZURRO ESISTE
arriverà e ti amerà per sempre.
Che poi cosa significa per sempre se il tempo per la fisica quantistica non esiste?
Se non esiste il futuro ma solo il “qui e ora“?
Se ci è stato ultimamente insegnato ad assaporare l’istante, a tenere a bada la mente, a impedirle di viaggiare nel passato e nel futuro, ad accettare l’altro per com’è senza volerlo cambiare e senza che lui cambi noi.
Facile la teoria, ma la teoria senza pratica è filosofia.
E così eccoci nel nostro tempo in cui la maggior parte delle donne sogna ancora un amore romantico.
Che arda, che faccia battere il cuore, che ti dedichi poesie, che ti sorprenda e stupisca, che ti protegga sotto tutti i punti di vista come solo un principe azzurro sa fare.
Certo, con la crisi che c’è ora, nessuna pretende più castelli e maggiordomi, nessuna pretende più quei TI AMO FOREVER, ci mancherebbe, ma qualche cena a lume di candela, un fiore inaspettato, un fuoco d’artificio che illumini notti insonni, un corteggiamento che abbia il gusto dell’attesa non della conquista, è beh quello scusatemi si.
In realtà desideriamo essere amate per ciò che siamo, ma per esserlo dovremmo essere VISTE oltre l’estetica, oltre l’età oltre il modo in cui la mente dell’altro ci guarda.
Detto ciò, trovatemi una donna che poi alla fine non ammetta che è in attesa dell’amore.
Quello con la A maiuscola, quello che ti fa gustare il viaggio, quello che ti amerà oltre il tempo e lo spazio.
Quella donna che poi lo negherà, vi parlerà di indipendenza, di carriera di beata solitudine, di figli indipendenti.
Ma nel suo profondo, sino al suo ultimo battito crederà nel grande amore perché le è stato insegnato che esiste che c’è che alla fine tutto si mette a posto.
Peccato che il discorso sia molto più complicato, che dipenda da molte variabili e se mai ne riparleremo..
Una cosa è certa, le nuove generazioni stanno crescendo con nuovi cartoni animati in cui il principe azzurro è sparito e la donna da sola, si salva e salva il suo popolo ( andate a guardarvi OCEANIA o ENCANTO)
Ecco perché sostengo sia colpa di Walt Disney.
Se fosse stato meno romantico, meno fantasioso, meno precursore del lieto fine, ora non saremmo ridotte tutte così
Che poi così come?
Indipendenti? lavoratrici? sicure di se stesse, madri single? ex mogli, ex belle, ex giovani ?
Le nostre emozioni governo i nostri pensieri generando atteggiamenti e azioni che poi diventano attitudini.
Ovvio che non potevamo avere scampo se dalla più tenera età già venivamo indottrinate, ma ora possiamo diventarne consapevoli, cambiare, generare pensieri nuovi e questo vale per ogni emozione.
In tutto questo, mentre facciamo le dure, mentre ci fingiamo indipendenti, mentre ci accontentiamo di uomini sbagliati pur di non rimanere da sole, mentre soffochiamo nel cuscino lacrime d’amore per chi non ci merita o peggio ci da per scontate, ecco nel mentre, la mente mente.
E allora arriva la notte e nei nostri sogni più nascosti , quelli che al mattino non confesseremo, un principe azzurro cavalcando il suo cavallo bianco ci raggiunge, ci bacia e ci chiede di seguirlo nel suo castello e…
di vivere felici e contenti per sempre.
Al risveglio quasi mai è accanto a noi, solo alcune, le più fortunate lo vedono.
Del principe azzurro non ha alcuna sembianza, ma è un uomo di valore, concreto, protettivo, sicuro di sé che non ha bisogno di farsi idealizzare.
Le altre, le più, che siano sole nel loro letto o con accanto un sostituto del principe, senza corona e senza mantello, si alzano, si dirigono verso il bagno, osservano quel volto che spesso neanche riconoscono nello specchio e si ritrovano a pronunciare improvvisamente la solita frase, sentita così tante volte da essere diventata un’emozione sedimentata anch’essa
“Dopotutto domani è un altro giorno“
ma questo è tutto un altro film
CC
hai trovato il tuo principe azzurro?
scrivilo nei commenti fammelo sapere, nell’attesa se così non fosse, amati oltre ogni misura.
Ricordati, nessuno mai ti amerà più di te stessa.
Ti leggo e ….
…..Vedo il principe azzurro ruzzolare dalle scale tappezzate di rosso a raccogliere le mie Loboutin rosso fuoco che ho appositamente perso ( entrambe ) per indossare le mie Nike ingiallite ma meravigliosamente comode, lui che accarezza le nuove di zecca e spera in cuor suo abbiano il numero perfetto della sua cara madre cosi finalmente potrà regalarle a costo zero il sogno di una vita.
Io che corro non per scappar dal principe, ma dalla madre ovviamente , mi godo la corsa sulla strada buia illuminata dalla luna, sciolgo i capelli, mi sento libera e ascolto i grilli cantare accarezzando le foglie umide della notte che accompagnano il mio cammino.
Mi fermo allo stagno, la luna illumina le meravigliose ninfee …e penso …
Grazie my Mum che mi hai raccontato più volte la Cinderella Story e meno male che quando citavi il Principe Azzurro mescolando la polentina calda alzavi gli occhi al cielo come dire ” mamma mia che bufala le sto a dire ” ed io che già di mio amavo la parola Accorgersi immaginavo la mia vita a scansar lu principe . Morale … vorrei capire che cavolo cucinava la mamma di Walt Disney … per combinar tutto sto caos nei cuori di donna.
Insomma mia cara CC, ancora una volta cogli sfumature e ci aiuti a fare un tuffo dentro di noi, dentro la storia, dentro la vita del qui e ora , dentro quel Sii Te stessa e onora quell’essenza, che ti renderà centrata integra e abbastanza “strega fatata” da plasmare il tuo principe, renderlo degno di quel regno , sentirsi parte di quel regno a giusta distanza, come “le colonne del tempio” che il nostro caro Gibran cita nella suo testo dedicato alle coppie … interessante capire cosa cucinava a questo punto la mamma di Gibran.
Touchè mon amour …
quanto amo leggerti! Grazie
sei come al solito pazzesca, ora capisco perché dipingi… tu crei scene oltre i colori e le parole
grazie di cuore
Gibrian… sarà il mio prossimo articolo ottimo spunto
Leggo le tue parole e mi sento descritta nel profondo!
Facciamo parte di quella generazione a cavallo tra chi stava insieme malgrado tutto e chi si lascia suo malgrado, restando sempre a sognare sto benedetto principe azzurro mentre di giorno facciamo le guerriere.
E che guerriere siamo! Nemmeno i guerrieri più potenti riuscirebbero a caricare la lavastoviglie mentre caricano pure la lavatrice, fanno la spesa, lavorano ed organizzano l’aperitivo con le amiche.
Quelle amiche come te Cristina, speciali, uniche. Walt Disney si dimentica spesso di citarle ma oggi quando sogno un viaggio con la mia cabrio in giro per terme e cantine magari in toscana, penso a te ed alle mie amiche. Love Youuu e GRAZIE
Ma grazie Eli di questa tua testimonianza, noi donne unite siamo invincibili
Cara Cristina, i principi azzurri non esistono, ma per fortuna ci sono uomini che sanno rapportarsi alle donne con equilibrio e rispetto, che non esclude le cene a lume di candela, l’aprirti una porta per farti passare i altre galanterie. Il mio principe si alza presto per stirarsi le camicie e preparare la colazione per tutti e due, ma non passa un giorno che non ci si rinnovi l’amore, il desiderio di stare insieme e la consapevolezza di quanto siamo fortunati. Sono passati 11 anni, ed ogni anno è sempre meglio. Mai perdere la speranza. Ma tutto ciò è potuto accadere dopo che mi son tolta l’abito di Cenerentola. Solo dopo un lungo percorso su me stessa, ho potuto ritrovarmi e cercare un uomo che mi accettasse e apprezzasse per quello che sono, senza volermi cambiare.
E.
grazie per la tua testimonianza che dimostra come prima dobbiamo sceglierci per fare spazio e accogliere chi vibra delle nostre frequenze… un abbraccio